ambaradan lampadario design

Ambaradan

LAMPADARIO DI DESIGN IN VETRO DI MURANO

Un viaggio nel classico lampadario veneziano, una rivisitazione dell’iconico lampadario in stile Rezzonico con le tipiche bossole in vetro ed il suntuoso apparato decorativo.

Ambaradan è un Rezzonico destrutturato, che lascia uscire l’anima della sua forma, eliminando le bossole “in eccesso”, riducendone il numero e sostituendole con un chaos ordinato di sfere. Come una grande esplosione di bolle di sapone, dove tutto sembra lasciato al caso, ma di fatto non lo è.

COME UNA GRANDE ESPLOSIONE DI BOLLE DI SAPONE, DOVE TUTTO SEMBRA LASCIATO AL CASO, MA DI FATTO NON LO È.

Personalizzabile e su misura

Colori disponibili

C - cristallo
W - bianco

Finiture disponibili

K1 - oro spazzolato
N1 - nikel spazzolato
Non fermarti a ciò che vedi, ogni prodotto è personalizzabile nel colore e finitura che preferisci
Designer

Nicola Grandesso nasce a Venezia nel 1977. In seguito agli studi presso l’Istituto Tecnico Industriale di Venezia, frequenta i corsi presso l’ Istituto Universitario di Architettura di Venezia e Corsi di Progettazione Meccanica presso Istituti Privati.

Duranti gli studi collabora con designer, studi di architettura e fotografia. Si specializza nel light design con particolare attenzione per il vetro.

Dal 2000 inizia la professione di designer e progettista, collaborando con diversi designer di fama internazionale e con le diverse aziende del settore.

Intervista

NELLE IDEE DEI DESIGNER: UN APPROFONDIMENTO

Come è nata l’idea primordiale di questo prodotto?

E’ un viaggio nel classico lampadario veneziano, è la mia personale rivisitazione del Rezzonico in gabbia, iconico e di grande impatto. Spesso chi lo osserva ne vede la pelle, le bossole in vetro, qui ho voluto destrutturarlo facendo uscire l’anima della sua forma, la struttura, eliminando le bossole “in eccesso”, riducendo il numero e sostituendole con un chaos ordinato di sfere. Come una grande esplosione di bolle di sapone, dove tutto sembra lasciato al caso, ma di fatto non lo è.

Il nome come è stato concepito e che significato ha?

“Chaos ordinato”

Sei soddisfatto del risultato? 

Decisamente soddisfatto.

Cos’è per te la luce e come ti piace gestirla nei tuoi progetti?

Come progettista sono nato e cresciuto nel mondo del vetro e della luce, ed ho sempre cercato di utilizzarla con lo scopo di migliorare gli ambienti, anche che le ombre emesse, se notate la luce è sempre la componente che fa la differenza, dopotutto senza luce, mancano i colori, e la stessa li modifica.

Se dovessi pensare a una colonna sonora che rappresenti l’opera, che canzone sceglieresti? O che artista?

Sabotage, Beastie Boys

Cosa ti è piaciuto in particolare nella collaborazione con Multiforme?

Sicuramente l’entusiasmo e la schietta libertà di interpretazione nella collaborazione, in tutti gli aspetti.

C’è un progetto che non hai ancora fatto e sogni di concretizzare in futuro?

Disegnare “la Sedia”

Quali sono 3 personaggi del XX secolo che hanno influenzato la tua visione del mondo?

Nessuno in particolare…forse Steven Spielberg con i suoi film quando negli anni ’80 ero bambino.